1. DEFINIZIONE
Sono un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di un’identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e di altre problematiche di natura fisica, psicologica, sociale e spirituale.
Organizzazione Mondiale Sanità (OMS)
Rappresentano la cura olistica di individui di ogni età con importanti sofferenze correlate alla salute dovute alla grave malattia, in particolare di coloro che si avvicinano alla fine della vita.
Le CP hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita dei pazienti, delle loro famiglie e dei loro caregivers.
International Association for Hospice and Palliative Care (IAHP).
Sono la cura attiva e globale prestata al paziente quando la malattia non risponde più alle terapie aventi come scopo la guarigione; hanno carattere interdisciplinare e coinvolgono il paziente, la sua famiglia e la comunità in generale. Il loro scopo non è quello di accelerare o differire la morte, ma quello di preservare la migliore qualità della vita possibile fino alla fine.
European Association for Palliative Care (EAPC).
2. Storia
Cecily Saunders: Nasce in una famiglia facoltosa; sospende gli studi di economia per diventare infermiera e inzia a lavorare prima ancora di diplomarsi. I dolori alla schiena di cui soffre le impediscono di continuare questa attività. Si diploma come assistente sociale e ritorna in questa veste a lavorare in ospedale dove matura l’intuizione delle cure palliative. Si laurea anche in medicina e nel 1967 inaugura il St Christopher di Londra, primo hospice come luogo nel quale al malato in fine vita viene riconosciuta la sua individuale dignità. Qui, la persona morente non è solo corpo ma viene riconosciuta la sua interiorità che si declina nella dimensione psicologica, intellettuale, relazionale e spirituale.
In Italia le CP giungono verso gli anni 70 e il primo servizio di CP e Terapia del Dolore viene aperto, per volontà del prof. Ventafridda all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Di seguito, con il sostegno della Lega Italiana Lotta contro i Tumori e della Fondazione Floriani si creano le premesse per una sviluppo sempre più dettagliato e parcellizzato su tutto il territorio nazionale sino a giungere alla definizione di una rete di CP e CP Pediatriche rivolte a tutti i malati che attraversano il sottile segmento che separa la vita dalla morte.
La Società Italia di Cure Palliative (SICP) ritiene che l’incidenza delle persone con bisogni di CP in Italia sia tra i 465.000 e 517.000 malati di cui solamente il 40% con patologie oncologiche.
Si computano altresì 35 mila bambine bambini eleggibili alle CPPediatriche, e di questi, 11 mila hanno bisogno di cure specialistiche.
Chiave di volta è stata l’emanazione della Legge 38 del 15 marzo 2010. “Disposizioni per garantire l’accesso alle CP e alla TD” che assicura un’assistenza appropriata per tutte le persone malate, affette da qualsivoglia patologia, in tutti gli ambiti assistenziali in ogni fase della vita e per qualunque patologia ad andamento cronico evolutivo.
https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=3755&area=curePalliativeTerapiaDolore&menu=legge
Oggi la Rete di CP computa circa 323 hospice con una prevalenza nell’area Nord Ovest dell’Italia
3. Glossario per saperne un po' di più
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