1. Mission e Vision
EVENTO
La Mia anima Urla
venerdì 29 Settembre 2023 – ore 20:30
Teatro Miela Bonawentura, Piazza Luigi Amedeo Duca degli Abruzzi, 3, 34132 Trieste TS
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di e con Francesca Fuiano
I progetti della vita di Francesca Macchi non vanno in porto, perché le viene diagnosticato un tumore al seno in forma grave, già in fase degenerativa. Ha sempre utilizzato i social in modo sensato e costruttivo e con l’inizio della malattia scrive su un blog e pubblica dei post per condividere la sua esperienza, la sua lotta, il suo disagio e descrivere il suo viaggio di giovane malata oncologica. È una sorta di diario, scritto nell’arco dei nove mesi della malattia e finché le condizioni fisiche glielo hanno consentito, un diario che racconta la sua battaglia contro “Golia”. Con questo sviluppa amicizie vecchie e nuove, ricevendo sostegno e vicinanza. Quanto da lei scritto è stato raccolto in questo libro che è anche la realizzazione di un desiderio, da lei stessa manifestato nei suoi ultimi giorni di vita.
Il titolo del libro preannuncia lo stile diretto e il contenuto genuino di questo diario, rielaborato postumo dai familiari, e si riferisce alla frase pronunciata da Francesco all’ingresso in Hospice durante il primo colloquio con il medico palliativista che l’ha accolta: “Voglio sapere tutto…niente ca***te dottore”.
È un racconto duro, sincero, di quanto nasce nella mente di una giovane donna malata di tumore metastatico che progredisce nonostante le pesanti terapie. Riflessioni immediate ma profonde, emozioni altalenanti. Forse e fragilità, speranze e illusioni, desideri, preferenze, volontà, frustrazioni, conferme nel valore delle relazioni affettive, sgorgano ininterrotte da ciascun blog che compone il diario.
L’Associazione Amici Hospice Pineta ha sostenuto la pubblicazione del libro di Francesca Macchi “Niente ca***te dottore” e, grazie l’aiuto della famiglia Macchi, ha deliberato la libera rappresentazione teatrale del testo ritenendo questo un mezzo atto alla divulgazione della filosofia delle cure palliative e strumento per riflettere sul valore della relazione tra malato e sanitari al fine di creare quel ponte che unisce i vissuti del malato e le competenze e le sensibilità degli operatori.
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